Una “palestra” sociale; il ruolo dell’adulto nelle relazioni fra bambini
I luoghi vissuti dai bambini sono palestre in cui apprendere come entrare in relazione con gli altri sperimentando un’ampia gamma di possibilità. Nei primi anni di vita è fondamentale in questo la presenza e la mediazione dell’adulto di riferimento, una figura che si pone come osservatore attento e che interviene nel momento del bisogno, lasciando anche la possibilità ai bambini di sperimentare in autonomia le proprie competenze sociali.
Nella consapevolezza che il bambino è nel pieno del suo sviluppo e sta ancora acquisendo gli strumenti per entrare in relazione con l’altro, dobbiamo mettere in conto la possibilità che si sperimenti anche attraverso modalità che non sono sempre ritenute “socialmente accettabili ”. Sappiamo infatti che per arrivare ad una relazione cooperativa con l’altro egli si troverà anche ad affrontare momenti di conflitto e/o di fatica emotiva ai quali potrà reagire istintivamente con comportamenti innati più fisici: graffi, urla, lanci di oggetti, morsi, spinte, …
Fra queste, forse, la modalità del morso è quella che colpisce maggiormente il mondo degli adulti. L’adulto infatti tende a dare una lettura a questo comportamento che non corrisponde a quelle che sono le emozioni del bambino. La sua risposta infatti non è mai intenzionale e non è connotata da significati “adulti” legati al mondo dell’aggressività. In queste situazioni la presenza del genitore o dell’educatore è essenziale per restituire ai bambini il significato di quanto accaduto. Sarà importante, innanzitutto, rassicurare e consolare entrambi i bambini, perché anche chi ha messo in atto un comportamento più fisico ha bisogno di essere ascoltato e accolto in quello che è stato un momento di grande intensità emotiva. Potrà essere un’occasione per dare voce alle emozioni dei bambini, dare loro un nome, condividerle, e accompagnarli così nel processo di regolazione emotiva. Il sostegno dell’adulto risulta essere fondamentale nella crescita del bambino e nel dare consapevolezza che esistono anche altre modalità di comunicazione, di espressione e per affrontare sfide e relazioni.
Va sempre tenuto presente, inoltre, che questa è una fase fisiologica della crescita dei bambini, che tutti possono vivere in modalità e tempi differenti, e che tutti hanno necessità di attraversare per affinare le proprie competenze di regolazione emotiva e sociale.
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