I significati della documentazione
di Sabrina Anzelini
La documentazione, in tutte le sue forme, non rappresenta solo un obbligo amministrativo ma, al contrario, è anche un prezioso strumento educativo che contribuisce al benessere ed allo sviluppo dei bambini e della comunità intera.
Si tratta di uno strumento capace di accompagnare le progettualità, ponendo sempre al centro il bambino ma anche la sua famiglia, ed attraverso di essa il personale educativo costruisce l’identità del servizio e del gruppo, racconta esperienze, stimola riflessioni e condivide significati. Rispetto ad un tempo passato, le attuali istanze culturali dell'infanzia chiedono che le famiglie, in questo processo documentativo, non siano mai escluse ma, anzi, esse rappresentano dei protagonisti attivi che con le loro osservazioni, i loro racconti, le occasioni di incontro, la condivisione di materiali e le loro esperienze arricchiscono le progettazioni stesse.
Durante tutto il corso dell’anno educativo, inoltre, consente di tenere traccia dello sviluppo del gruppo e del singolo bambino. Attraverso la documentazione, infatti, educatori e genitori possono seguire l'evoluzione delle competenze cognitive, emotive e sociali dei bambini, divenendo così occasione di scambio di pensieri e condivisioni capaci di concorrere ad un sereno sviluppo del bambino e ad una co-costruzione di percorsi, accogliendo nuovi punti di vista, condividendo esperienze e lasciandone traccia. Una traccia, questa, che incontra non solo i bambini che vivono gli spazi educativi ma anche gli adulti che li accompagnano nella quotidianità.
Attraverso una documentazione accurata e riflessiva, gli educatori possono garantire interventi educativi di alta qualità, favorire una comunicazione efficace con le famiglie e promuovere una cultura della cura e dell'educazione basata sull'osservazione e sulla riflessione continua. Essa rappresenta un elemento fondamentale per garantire la qualità educativa e la trasparenza delle attività svolte. La documentazione, per questo, diviene il luogo privilegiato in cui la teoria e la pratica prendono forma ed in cui le differenti espressioni culturali e di pensiero trovano spazio, vengono valorizzate e pongono le basi della conoscenza reciproca.
La documentazione non è più quindi solo intesa come un compito richiesto dall’organizzazione ma anzi è prima di tutto co-costruita con i bambini e con le loro famiglie, sostiene e mette in luce il lavoro del personale educativo, porta con sé la ricchezza dei percorsi e delle progettazioni, invita a rallentare il tempo attivando una molteplicità di riflessioni.
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