Famiglie in co-progettazione
di Francesca Mazzalai
Negli ultimi dieci anni la Cooperativa, insieme al suo personale e ai suoi soci, ha deciso di investire sempre di più nella relazione con le famiglie: essa rappresenta il primo luogo di esperienza di sé e dell’altro, dove il bambino è protagonista del proprio agire e dove può sentirsi accolto e compreso.
Chi meglio di mamma e papà può raccontarci le caratteristiche, i bisogni e gli interessi del proprio figlio?
Da questi presupposti, con l’obiettivo di aumentare il coinvolgimento delle famiglie all’interno dei servizi, in particolare rispetto al percorso educativo di ogni bambino, sono nati gli incontri di Co-Progettazione con le famiglie : incontri dedicati agli adulti e proposti più volte durante il corso di tutto l’anno educativo, ognuno con una propria modalità e finalità.
Ad esempio, durante il mese di novembre, le famiglie si trovano coinvolte negli incontri di sezione, con l’obiettivo di confrontarsi con il personale educativo rispetto a bisogni di crescita, obiettivi, sfide e aspettative, su cui poi verrà delineato il Progetto di Sezione che coinvolgerà bambini e famiglie durante l’anno educativo.
Nell’organizzare questi incontri, i nidi della Predaia, Segno e Coredo, si pongono come obiettivo quello di coinvolgere le famiglie e al tempo stesso farle riflettere rispetto ad alcune tematiche individuate dal personale stesso in fase di progettazione.
In un’occasione è stato proposto agli adulti presenti di manipolare vari elementi naturali, quali foglie, pigne, legnetti, sassi e, in un secondo momento, di raccontare le emozioni e le sensazioni che avevano provato nel farlo. L’intento era quello di mettere l’adulto nei panni del bambino attraverso un’esplorazione che coinvolgesse tutti i sensi e che, successivamente, lo aiutasse a riflettere su come anche con le piccole cose si possono fare grandi esperienze di crescita.
In un altro incontro, invece, è stato organizzato un aperitivo al buio, durante il quale i genitori, non potendo fare affidamento sulla vista, si sono dovuti fidare del personale educativo rispetto a ciò che gli veniva proposto da mangiare e da bere. In questo caso, l’obiettivo era quello di far comprendere ai genitori quanto sia importante il senso di fiducia che si trasmette al bambino, sia nei confronti dell’educatrice che nelle competenze del bambino stesso. Per il bambino, sarà più facile fidarsi delle educatrici se percepisce che il genitore per primo si fida di loro e ha fiducia nelle sue capacità.
Grazie al pensiero del coordinamento pedagogico e all’iniziativa del personale educativo le tematiche e le modalità di questi incontri variano ogni anno, arrivando a offrire momenti sempre più efficaci e stimolanti.
Per Pro.Ges. Trento, dunque, Co-Progettazione significa costruire un’alleanza nido-famiglia, attraverso delle esperienze condivise, utili anche a ricordare cosa significa essere bambini e come i bambini percepiscono il mondo, per ripartire con nuovi possibili rilanci educativi.
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