Diario di viaggio.Il racconto di un tempo lento
di Daniela Serafini
Affinché il tempo che i bambini trascorrono all’interno del servizio non sia solo un gradevole passare di ore in attesa del ritorno a casa, essi vengono resi protagonisti delle giornate educative attraverso delle progettazioni personalizzate per ciascun gruppo.
Obiettivi e proposte cambiano insieme ai bambini, che hanno costantemente la possibilità di modificare tempi e setting di gioco con l’obiettivo di valorizzare le iniziative spontanee e le caratteristiche individuali di ciascuno. I progetti hanno dunque la caratteristica di essere flessibili e mutevoli, difficilmente narrabili in un solo incontro di presentazione ad inizio anno educativo.
Per questo motivo il tempo al nido viene restituito alle famiglie in ogni occasione di relazione quotidiana durante l’anno educativo, ma anche attraverso lo strumento della documentazione . Il personale del nido di Terre d’Adige, durante questi mesi, ha lavorato in particolar modo per migliorare sempre più la qualità di quanto viene raccontato alle famiglie all’interno del “diario di viaggio” . Quello che scorre fra le pagine di questo diario è un tempo lento, il tempo necessario per vivere esperienze ed emozioni a misura di bambino.
Il diario di viaggio è uno strumento che le educatrici utilizzano per raccontare alle famiglie le diverse proposte educative che vengono offerte durante la settimana, per restituire loro progettazioni in corso e frammenti di quotidianità. Esso ha l’obiettivo di trasmettere la visione più profonda del servizio, restituisce il significato del progetto educativo e racconta l’identità del nido stesso. Esplicita con chiarezza gli obiettivi educativi del personale e sottolinea il ruolo della comunità educante nel suo intreccio di valori e relazioni diversificate.
È un continuo lavoro di ricerca di pensieri, parole e immagini, che alimentano nelle famiglie riflessioni sugli agiti e sui diversi stili educativi attraverso la narrazione di qualcosa che spesso risulta poco tangibile. Il diario di viaggio viene esposto in forma cartacea nella zona del nido destinata all’accoglienza e al ricongiungimento, in uno spazio raccolto e dedicato che apre alla possibilità, per bambini e genitori, di sfogliarlo e leggerlo insieme.
Esso viene caricato, inoltre, in un formato digitale all’interno del Padlet, facilmente consultabile con il proprio smartphone, tablet o dal PC.
Ma che cos’è un Padlet?
Si può definirlo una “bacheca virtuale”, sulla quale si possono caricare, posizionare e condividere qualsiasi tipo di file e materiali: immagini, pdf, video, ...
Visivamente si presenta come una sorta di parete a cui vengono “appesi” dei post-it con informazioni e contenuti vari. Al suo interno si possono trovare altre informazioni utili come i compleanni, le proposte di lettura per grandi e piccini, le iniziative del nido, della cooperativa e del territorio. L’idea di voler utilizzare questo strumento è nata per facilitare la comunicazione tra casa e nido in un’ottica di valorizzazione dei multi-linguaggi; le famiglie sono consapevoli di poter trovare e visualizzare all’interno di questo unico spazio digitale tutte le informazioni inerenti il nido e il diario di viaggio, costantemente visionabili anche da chi per un periodo non può frequentare con regolarità il servizio.
Il padlet dà la possibilità di comunicare anche in una dimensione di maggiore interattività fra casa e nido, grazie alla possibilità di lasciare commenti ed esprimere il proprio gradimento ad un post attraverso stelle e like.
Il nido promuove così cultura all’infanzia; invita l’intera comunità educante a riflettere sulle tematiche legate all’infanzia con l’obiettivo di restituire all’esterno del servizio il senso del lavoro educativo ed un’idea di bambino. Per fare ciò risulta necessaria la presenza di educatrici ed educatori che abbiano maturato un acuto interesse a comprendere le esperienze vissute dai bambini, ed una motivata passione nel comunicarne l’essenza alle famiglie.
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